• S 147 Cover Catania - Digital Version Due copertine, una per la Sicilia occidentale e l’altra per la parte orientale dell’Isola. E un solo S, Newsmagazine della Sicilia, com’è consuetudine. La prima: Stanati. Nei luoghi - tanti, troppi - dove i mafiosi si sentono come nelle proprie case e uffici. Carcere compreso. Il numero in edicola dedica un ampio servizio a nomi, volti, foto, lettere, intercettazioni, persino schermate di videochiamate in cella, al malaffare di Cosa nostra che si insinua nei quartieri e in tutti i gangli dell’economia, anche legale della città. Senza risparmiare il carcere di Pagliarelli, dove gli inquirenti hanno scoperchiato un’autentica ‘cupola’ in zione e ai posti di comando. L’altra cover story analizza ai raggi X equilibri politici e amministrativi del nuovo Comune di Catania nell’appena iniziata era Trantino: composizione del consiglio tra new entry, ex ‘impresentabili’ eletti, veterani. E arie di fronda, pur dentro la massiccia maggioranza che sostiene il primo cittadino, atteso adesso al disinnesco dei ‘mal di pancia’ attraverso le nomine di sottogoverno nelle aziende partecipate. In pagina, un’ampia intervista e una giornata trascorsa con Leoluca Orlando, che racconta il suo anno da non-sindaco analizzando errori, prospettive. Non senza bacchettate. A chi gli è succeduto e a… se stesso. E poi, oltre alle rubriche delle nostre firme Claudio Fava, Felice Cavallaro, Antonio Nicaso, Vincenzo Scalia, Alessandro Dagnino, le pagine politiche, con l’intervista al segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo; ed economiche, con la filiera siciliana del grano che rischierebbe il tracollo se non venisse dipanata la matassa europea delle autorizzazioni all’uso di diserbanti. E con la grande spina delle concessioni balneari, in procinto di attraversare una rivoluzione normativa: su S l’analisi della situazione siciliana, con numeri, costi e dati.
  • Due copertine per due exploit, sul nuovo numero di I Love Sicilia, in edicola e in digitale: il boom del cinema in Sicilia e, per l’edizione distribuita nella parte orientale dell’Isola, la conquista di Palazzo degli Elefanti a opera di Enrico Trantino, nuovo sindaco della città etnea. Ciak, Si… cilia: quel rumore secco che è battesimo di ogni scena e, per l’Isola del cinema, una storica promessa mantenuta, nell’anno che la consacra terra di record assoluti per numero e qualità di produzioni cinematografiche, e vera Mecca per gli addetti ai lavori di tutto il mondo. Al grande set Sicilia dedichiamo, un ampio servizio di copertina: tutti i principali set allestiti e in corso, le storie, i volti, le star, i grandi appuntamenti di Taormina con l’anteprima e la storia delle riprese siciliane di Indiana Jones 5, le location, i vagiti del Gattopardo, in lavorazione a Palermo e in tante altre parti dell’Isola. Il nuovo sindaco di Catania è protagonista di un’intervista con foto esclusive realizzata nel giorno del suo giuramento, agli albori della nuova difficile avventura da inquilino di Palazzo degli Elefanti, tra politica, famiglia e ambizioni da… chef. In pagina, i volti e la bellezza scoperta della Sicilia, e non solo per diritto di nascita, come per l’intervista a Ilaria Capua, celebre virologa già in prima linea nella lotta al Covid, che a Palermo ha ricevuto la laurea honoris causa in Medicina e approda con il suo messaggio divulgativo anche a teatro. Ancora, tra gli altri, i volti di Tommaso Pagano, l’ingegnere siciliano che, dietro le quinte e con le mani nei poderosi cilindri della Ducati MotoGp, ha contribuito a portare al successo mondiale la scuderia di Borgo Panigale; e di Michele Romeo, il musicista non vedente che negli States ha trovato consacrazione e ispirazione. E poi i tesori di Menfi, arte, cultura, cibo, vini e oli, viaggi, la mappa dei festival estivi, i libri, la moda, gli immancabili eventi.
  • Due copertine per due exploit, sul nuovo numero di I Love Sicilia, in edicola e in digitale: il boom del cinema in Sicilia e, per l’edizione distribuita nella parte orientale dell’Isola, la conquista di Palazzo degli Elefanti a opera di Enrico Trantino, nuovo sindaco della città etnea. Ciak, Si… cilia: quel rumore secco che è battesimo di ogni scena e, per l’Isola del cinema, una storica promessa mantenuta, nell’anno che la consacra terra di record assoluti per numero e qualità di produzioni cinematografiche, e vera Mecca per gli addetti ai lavori di tutto il mondo. Al grande set Sicilia dedichiamo, un ampio servizio di copertina: tutti i principali set allestiti e in corso, le storie, i volti, le star, i grandi appuntamenti di Taormina con l’anteprima e la storia delle riprese siciliane di Indiana Jones 5, le location, i vagiti del Gattopardo, in lavorazione a Palermo e in tante altre parti dell’Isola. Il nuovo sindaco di Catania è protagonista di un’intervista con foto esclusive realizzata nel giorno del suo giuramento, agli albori della nuova difficile avventura da inquilino di Palazzo degli Elefanti, tra politica, famiglia e ambizioni da… chef. In pagina, i volti e la bellezza scoperta della Sicilia, e non solo per diritto di nascita, come per l’intervista a Ilaria Capua, celebre virologa già in prima linea nella lotta al Covid, che a Palermo ha ricevuto la laurea honoris causa in Medicina e approda con il suo messaggio divulgativo anche a teatro. Ancora, tra gli altri, i volti di Tommaso Pagano, l’ingegnere siciliano che, dietro le quinte e con le mani nei poderosi cilindri della Ducati MotoGp, ha contribuito a portare al successo mondiale la scuderia di Borgo Panigale; e di Michele Romeo, il musicista non vedente che negli States ha trovato consacrazione e ispirazione. E poi i tesori di Menfi, arte, cultura, cibo, vini e oli, viaggi, la mappa dei festival estivi, i libri, la moda, gli immancabili eventi. Seguici su Instagram e Facebook!
  • Alla Salute.

    E non certo dei diritti e della qualità dei servizi dei siciliani. Il nuovo, gigantesco ciclone giudiziario che si abbatte sulla Sanità siciliana, dilagando da un capo all'altro dell'Isola, da Catania a Palermo, dà corpo e titolo alla copertina del nuovo numero di S Newsmagazine della Sicilia, disponibile in edicola e in digitale.

    In pagina volti, nomi, ruoli e soprattutto la gran mole di intercettazioni che inguaiano politici, medici e rappresentanti degli Ordini professionali di categoria, in un impianto accusatorio che narra di favori, clientele, incarichi ad personam, agevolazioni familiari, bandi accomodati su misura.

    Non solo Sanitopoli. Su S ampie pagine di ordinaria emergenza amministrativa, politica ed economia. Focus sugli affanni dei dipartimenti regionali a reperire figure dirigenziali e sui rifiuti del posto fisso da parte di decine di vincitori di concorso, che relegano la Regione al rango di nuova cenerentola dell'impiego pubblico; un'inchiesta sul mercato delle casacche e sui più clamorosi cambi di campo nei partiti. E vicende e orizzonti della cessione della raffineria Isab di Priolo dalla russa Lukoil alla nuova gestione cipriota.

    Il capitolo mafia racconta degli attriti dentro i mandamenti palermitani, delle vecchie consuetudini estorsive sotto la maschera della riffa, del maxi blitz che ha svelato le nuove vie del grande traffico di droga.

    Sguardo ad Agrigento e alla sua provincia sempre più vessata dal pizzo e dall'omertà, e ad Augusta, il cui carcere balza tristemente alle cronache per traffici, morti sospette e presunti abusi.

  • Fuori dagli schemi, dentro la storia dell’alto design Made in Italy. Nel nuovo numero di I Love Sicilia, Gilda Bojardi, creatrice del Fuorisalone di Milano, autorità internazionale indiscussa del design, racconta se stessa, la “sua” creatura diventata ormai appuntamento immancabile per le star del settore e inimitabile momento di coinvolgimento, confronto e partecipazione. E racconta la Sicilia, luogo amato di stile e di vita, dalla presenza sempre più autorevole alla Design Week milanese con i suoi architetti, designer e progettisti. Non il solo volto, Gilda Bojardi, in un numero che narra, fra l’altro, le esperienze e gli orizzonti della project manager Aloisa Moncada per riportare al fasto reale delle botteghe e del tessuto sociale il centro storico di Palermo; di Laurent de la Gatinais, presidente di Assovini; delle scrittrici Sofia Pirandello e Giusy Sciacca. Passando per la nuova Capitale della cultura Agrigento, la storica capitale del teatro antico Siracusa, e tutta la migliore Sicilia del gusto, del vino, dell’olio, dell’architettura, delle arti.
  • Top secret. S, nel numero in edicola, anche digitale - come di consueto in doppia copertina per la Sicilia occidentale e, rispettivamente, orientale - illumina quel timbro occulto impresso sugli affari nazionali e transnazionali delle cosche: un fascicolo voluminoso che spinge accordi illeciti, investimenti e attività colossali di riciclaggio ben oltre i confini della Sicilia, fino alle metropoli del Nord Italia, alla Capitale, a Singapore. S Newsmagazine della Sicilia dedica ampio spazio alla politica di casa nostra, all’economia, alle inchieste. Sotto i riflettori, fra gli altri servizi, la corsa contro il tempo per l’impiego dei fondi del Pnrr, con la lista aggiornata dei professionisti e dei rispettivi compensi dei consulenti chiamati dalla Regione a sostenere gli uffici in affanno; le maree di ritorno dentro le grandi manovre del centrodestra, che si affida sempre di più all’“usato sicuro” rappresentato da navigati esponenti politici sulla scena istituzionale nei decenni precedenti. Nella sezione Economia, i rischi finanziari che accompagnano il cammino del Ponte sullo Stretto, con le dubbie sorti della viabilità interna e delle sue dotazioni di stanziamento. E gli investimenti miliardari di Terna per e nell’Isola, mirati a moltiplicare la sua potenza energetica.  Ancora, uno sguardo alle altre province siciliane, con l’intervista al presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Birgi, Salvatore Ombra; mentre nell'Agrigentino il focus è diretto a Lampedusa e alle difficoltà del suo hotspot migranti, fra picchi di sbarchi, guai giudiziari e inefficienze ormai croniche.
  • Top secret. S, nel numero in edicola, anche digitale - come di consueto in doppia copertina per la Sicilia occidentale e, rispettivamente, orientale - illumina quel timbro occulto impresso sugli affari nazionali e transnazionali delle cosche: un fascicolo voluminoso che spinge accordi illeciti, investimenti e attività colossali di riciclaggio ben oltre i confini della Sicilia, fino alle metropoli del Nord Italia, alla Capitale, a Singapore. S Newsmagazine della Sicilia dedica ampio spazio alla politica di casa nostra, all’economia, alle inchieste. Sotto i riflettori, fra gli altri servizi, la corsa contro il tempo per l’impiego dei fondi del Pnrr, con la lista aggiornata dei professionisti e dei rispettivi compensi dei consulenti chiamati dalla Regione a sostenere gli uffici in affanno; le maree di ritorno dentro le grandi manovre del centrodestra, che si affida sempre di più all’“usato sicuro” rappresentato da navigati esponenti politici sulla scena istituzionale nei decenni precedenti.   Nella sezione Economia, i rischi finanziari che accompagnano il cammino del Ponte sullo Stretto, con le dubbie sorti della viabilità interna e delle sue dotazioni di stanziamento. E gli investimenti miliardari di Terna per e nell’Isola, mirati a moltiplicare la sua potenza energetica.  Ancora, uno sguardo alle altre province siciliane, con l’intervista al presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Birgi, Salvatore Ombra; mentre nell'Agrigentino il focus è diretto a Lampedusa e alle difficoltà del suo hotspot migranti, fra picchi di sbarchi, guai giudiziari e inefficienze ormai croniche.
  • Grand hotel Sicilia.

    Il lusso a portata di occhi, di mano e, soprattutto, dentro un’offerta al passo con i tempi e sempre più aperta ai cittadini e alla cultura storica, architettonica, musicale, artistica dell’intera Isola: I Love Sicilia entra con la sua cover story di aprile nel cuore delle cinque perle dell’ospitalità siciliana, scelte e premiate da Forbes fra gli hotel più belli e sognati del mondo. Palermo, Sciacca e Taormina i punti cardinali di un viaggio fotografico e gastronomico che ha come tappe gli hotel Timeo, San Domenico Palace, Villa Sant'Andrea, Villa Igiea, Verdura Resort.

    In pagina - sempre nuovo eppure consueto - il corredo di personaggi, tendenze, volti che fanno grande la multiforme identità siciliana in casa e oltre Stretto; delle arti, tutte, fino alla settima; del design architettonico, artigianale e industriale; dei prodigi di gusto e sentore creati dal talento puro degli chef, così come dalle nostre cantine e dai frantoi.

    Sì, assaporiamola, questa Sicilia.

  • Nomi e cognomi. Vivono (e comandano) tra noi. Rampanti o riemergenti dopo il carcere, oppure mai tramontati: su S la mappa aggiornata del potere mafioso, con i volti e le storie dei capoclan più influenti, e spesso a piede libero. Mandamento per mandamento, quartiere per quartiere, famiglia per famiglia.

    Nel nuovo numero, fra gli altri servizi, anche tanta storia e quotidianità politica e amministrativa, con un'inchiesta sul terremoto politico che sta scuotendo Forza Italia siciliana: la nuova pelle e leadership del partito che fu del 61-0 e che oggi mette all'angolo il suo capo storico, Gianfranco Miccichè; il grande nodo della Formazione, tra enti in affanno e urgenze di riforma. Ancora, l'economia, con un ampio reportage sulle energie rinnovabili, agrofovoltaico ed eolico in testa) e sulla rivoluzione attesa a beneficio (anche) dei Comuni in crisi finanziaria.

    Nell'edizione di Catania, spicca il gran ritorno di Raffaele Lombardo dopo l'assoluzione definitiva e le inchieste sulla bomba ecologica di monte Calvario a Biancavilla e sulla maxi confisca che ha colpito il settore dei carburanti.

  • Nomi e cognomi. Vivono (e comandano) tra noi. Rampanti o riemergenti dopo il carcere, oppure mai tramontati: su S la mappa aggiornata del potere mafioso, con i volti e le storie dei capoclan più influenti, e spesso a piede libero. Mandamento per mandamento, quartiere per quartiere, famiglia per famiglia.

    Nel nuovo numero, fra gli altri servizi, anche tanta storia e quotidianità politica e amministrativa, con un'inchiesta sul terremoto politico che sta scuotendo Forza Italia siciliana: la nuova pelle e leadership del partito che fu del 61-0 e che oggi mette all'angolo il suo capo storico, Gianfranco Miccichè; il grande nodo della Formazione, tra enti in affanno e urgenze di riforma. Ancora, l'economia, con un ampio reportage sulle energie rinnovabili, agrofovoltaico ed eolico in testa) e sulla rivoluzione attesa a beneficio (anche) dei Comuni in crisi finanziaria.

    Nell'edizione di Catania, spicca il gran ritorno di Raffaele Lombardo dopo l'assoluzione definitiva e le inchieste sulla bomba ecologica di monte Calvario a Biancavilla e sulla maxi confisca che ha colpito il settore dei carburanti.

  • Quel magma chiamato mafia, S torna in edicola e in digitale   Con due diverse copertine – una per la Sicilia occidentale, l’altra per quella orientale – e un allarme che suona all’unisono: la mafia prende colpi e perde pezzi nelle sue gerarchie più alte, ma resta viva e (pre)potente. Un magma che controlla e gestisce inarrestabile in modo capillare la vita quotidiana di città e quartieri. Sul nuovo numero spieghiamo e facciamo vedere il come, il chi, il dove.  Il sempre di un male radicato nella società e nella quotidianità di tutti. Dando voce anche ai vescovi siciliani e al loro aut-aut ai mafiosi: o Cristo o il malaffare. In pagina, anche approfondimenti e inchieste di politica, amministrazione, economia, con un’intervista all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, fresco di riabilitazione, e al suo progetto maturo di restituire alla Democrazia Cristiana i suoi fasti storici; e un ampio focus sulle infrastrutture aeroportuali e portuali, attese al passo decisivo della svolta.
  • Splash, azione!

    Ed emozione continua, esplosa anche sul grande schermo, assicurata dal duo Colapesce-Dimartino, protagonisti della cover story di I Love Sicilia. Fra nuovi sogni - realizzati - e prossimi progetti del pluripremiato duo siciliano che ha sbancato (ancora) Sanremo, il racconto di un’amicizia e di una partnership artistica che incanta il mondo dello spettacolo e onora la Sicilia. Sempre e solo fuori dai cliché.

    Ma non è tutto: in pagina anche la straordinaria parabola artistica di Tvboy, oggi fra i mostri sacri della street art più apprezzati del pianeta, e un ampio reportage sulla Sicilia che esce - vittoriosa e ambiziosa - dall’ultima Borsa internazionale del turismo, con un’offerta che si arricchisce sempre più di declinazioni e scoperte.

    E il consueto, eppure inedito, corredo di personaggi che danno volto alla Sicilia fuori e dentro l’Isola, stili, arti, design, architettura, tendenze, gastronomia, vini e oli d’eccellenza.

  • Quel magma chiamato mafia, S torna in edicola e in digitale

    S da domani torna in edicola ed è già disponibile in versione digitale.

    Con due diverse copertine - una per la Sicilia occidentale, l’altra per quella orientale - e un allarme che suona all’unisono: la mafia prende colpi e perde pezzi nelle sue gerarchie più alte, ma resta viva e (pre)potente. Un magma che controlla e gestisce inarrestabile in modo capillare la vita quotidiana di città e quartieri. Sul nuovo numero spieghiamo e facciamo vedere il come, il chi, il dove.  Il sempre di un male radicato nella società e nella quotidianità di tutti. Dando voce anche ai vescovi siciliani e al loro aut-aut ai mafiosi: o Cristo o il malaffare.

    In pagina, anche approfondimenti e inchieste di politica, amministrazione, economia, con un’intervista all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, fresco di riabilitazione, e al suo progetto maturo di restituire alla Democrazia Cristiana i suoi fasti storici; e un ampio focus sulle infrastrutture aeroportuali e portuali, attese al passo decisivo della svolta.

  • Sotto i 40 , eppure sull’onda piena della ribalta politica: sono i sette golden boys & girls della politica siciliana, cui I Love Sicilia dedica la copertina del numero 187 che approda in edicola e online.

    Strade, orientamenti e ispirazioni diversi, ma un unico grande quesito: come imprimere la svolta decisiva alle sorti della Sicilia senza ripetere gli errori del passato.

    Sicilia che cambia e Sicilia che già c’è: all’interno, oltre all’ampio servizio che svela il profilo del ‘prefetto dei prefetti’, il commissario dello Stato Ignazio Portelli, i volti di attori come Fabrizio Ferracane e Vincenzo Ferrera, protagonista della fortunata serie ‘Mare fuori’.

    Ancora, le immancabili rubriche di vita, arte e sapori, dal grande design progettuale a firma siciliana alla nuova avanguardia di osterie e trattorie metropolitane, dalle ultime notizie su chi il vino lo penso e lo fa, cioè i nostri enologi rampanti, all’olio d’eccellenza, fino all’arte in mostra fuori e dentro la Sicilia, al cinema, alla letteratura e alle tradizioni gastronomiche mai scomparse o riscoperte.

  • Nuova grafica e nuovi contenuti: il 28 gennaio torna il newsmagazine S S, il newsmagazine della Sicilia, scaricabile in versione digitale qui, ritorna in edicola sabato 28 gennaio. Nuova grafica, nuovi contenuti, oltre all’ampia sezione dedicata alla mafia e all’impegno investigativo e civile per batterla, che di S, da questo numero diretto da Roberto Benigno, è il marchio distintivo, antico e inedito allo stesso tempo. Copertina dedicata naturalmente alla storica fine della latitanza di Matteo Messina Denaro; all’interno, uno speciale di quaranta pagine curato dal vicedirettore Riccardo Lo Verso: dal contesto nel quale è maturata la cattura alla fitta rete di fiancheggiatori e favoreggiatori, dall’eredità mafiosa che grava sugli ultimi latitanti nel mirino degli investigatori ai dettagli inediti di vita, affetti e complicità dell’ex superlatitante. Proprio alle colpe e al ruolo della rediviva ‘borghesia mafiosa’ evocata dal pm Maurizio de Lucia - inerte o addirittura impegnata nella protezione, insieme silente e clamorosa, del boss - è dedicata l’ampia analisi di Felice Cavallaro, storica firma del Corriere della sera. S non dimentica la mafia palermitana e i suoi ribollenti equilibri, con un’esclusiva sulle voci intercettate e sulle immagini dei summit di capimafia e ‘uomini d’onore’ dei mandamenti di Porta Nuova, Brancaccio e Resuttana. Non solo mafia: attualità, economia e Regione S si arricchisce di altre sezioni, dedicate rispettivamente alla politica e all'amministrazione della Regione, e all’economia. Nella prima spiccano i servizi dedicati ai conti e agli appalti della Regione, una intervista al nuovo presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e un servizio su cosa fanno oggi i suoi predecessori; la sezione economica fa invece il punto sulla dirittura d’arrivo del caso Blutec di Termini Imerese, mentre il tempo stringe per il bando che riguarda la cessione dello stabilimento ex Fiat. Firme e rubriche S guarda oltremare, con la rubrica mensile Mafie degli altri mondi, a firma del giornalista e scrittore con base a Toronto, in Canada, Antonio Nicaso, che getta uno sguardo profondo sui fenomeni di criminalizzata in tutto il pianeta. Claudio Fava, giornalista, già deputato e presidente della commissione antimafia dell’Ars, sigla invece Controcanto, punto di vista privilegiato nella rubrica di approfondimento politico. E a proposito di approfondimento, le indicazioni del docente universitario Vincenzo Scalia sulle più importanti pubblicazioni in tema di criminalità organizzata, con la sua rubrica dedicata ai libri. Questo a tanto altro nel nuovo numero di S in edicola da sabato 28 gennaio.   Buona lettura.
  • Il numero dei numeri: in edicola e in digitale I Love Sicilia 186, l’ultimo dell’anno e il primo del nuovo, e della nuova storia del potere in Sicilia. Tra chi sale, chi scende e chi entra per la prima volta nell’Olimpo del potere, è il numero dedicato all’appuntamento, tanto storico quanto denso di costanti sorprese, con i Cento potenti di Sicilia. Appuntamento che torna dopo 20 mesi e dopo la doverosa attesa dei risultati elettorali che hanno cambiato il volto delle istituzioni parlamentari nell’Isola e nella Penisola. Non solo politica, ovviamente: anche tanta impresa, finanza, relazioni, influenze, fino a chi il potere se lo prende oppure ce l'ha grazie alla forza della risata o della bellezza.

    I Love Sicilia non finisce qui: svela, fra l’altro, due stelle del palcoscenico, come il “crack” della pop music Beatrice Quinta e l’attore Filippo Luna. Con il consueto, eppure inedito, contorno di personaggi, tendenze, arti, design, architettura, sapori e gocce di vino e di olio di eccellenza.

  • Torna in edicola il nuovo numero del Mensile S fondato da Francesco Foresta e diretto da Antonio Condorelli. In occasione del trentennale delle Stragi il magazine d’inchiesta dei siciliani dedica uno speciale alle bombe di via D’Amelio e ai tanti interrogativi ancora senza risposta: analizzati documenti e sentenze (gli articoli e le interviste sono curate da Rosario Sardella, Rino Giacalone, Laura Distefano e Fernando Massimo Adonia). Non possono mancare le inchieste sulla mafia: Josè Trovato firma “L’album di Cosa nostra” con le immagini del boss ucciso a Palermo e i “Padrini di Villagrazia e Santa Maria”. Laura Distefano, invece, ha curato l’approfondimento dal titolo “Il triunvirato” sulla mafia catanese: in esclusiva ci sono i verbali di un aspirante pentito. La Procura europea ha scoperto la ‘nuova tangentopoli in salsa sicula’, le carte nell’articolo curato da Giuseppe Spallino. Saul Caia racconta l’ultimo capitolo della saga del Sistema Siracusa. Elena Giordano fa il punto sulla politica siciliana con “Il dilemma di Nello”. Siamo entrati dentro l’Istituto di Medicina Legale di Unict, il reportage di Laura Distefano. Rino Giacalone ha intervistato il giornalista e scrittore Salvo Palazzolo per il suo ultimo libro dedicato ai Graviano. Per Uomini di Legge l’intervista di Giuseppe Spallino al giudice Giuseppe Di Lello.
  • Grande e possibile. È l'Impresa Sicilia, in rampa di lancio se farà le scelte giuste. Quelle scelte che si chiamano green, energia e intermodalità nel Mediterraneo. Sul volto e nelle parole di Riccardo Di Stefano, palermitano, presidente nazionale di Confindustria Giovani, la cover story di I Love Sicilia. E poi l'estate: quella dei circoli a mare, quella delle arti, dei personaggi che fanno più bella la Sicilia, dei sapori e dei vini che la fanno più buona.
  • Grande e possibile. È l'Impresa Sicilia, in rampa di lancio se farà le scelte giuste. Quelle scelte che si chiamano green, energia e intermodalità nel Mediterraneo. Sul volto e nelle parole di Riccardo Di Stefano, palermitano, presidente nazionale di Confindustria Giovani, la cover story di I Love Sicilia. E poi l'estate: quella dei circoli a mare, quella delle arti, dei personaggi che fanno più bella la Sicilia, dei sapori e dei vini che la fanno più buona.
  • Il Mensile S, fondato da Francesco Foresta e diretto da Antonio Condorelli, torna in edicola. In questo numero numerose inchieste e approfondimenti. Saul Caia, corrispondente del Fatto Quotidiano, è riuscito a intervistare in gran segreto il collettivo che ha tappezzato Palermo dei manifesti “No mafia”. E sempre Caia racconta l’ultimo atto del Sistema Amara a Siracusa. Andiamo alla mafia. Su Palermo Josè Trovato lo speciale ‘Il trono del boss’ con tutti i verbali e le intercettazioni dell’ultimo blitz nel regno di Carmelo Giancarlo Seidita. A Catania Laura Distefano firma l’inchiesta “Trema il traforo” analizzando i verbali degli ultimi pentiti e delle ultime inchieste ricostruisce la cupola dei Mazzei. A Trapani Rino Giacalone rivela i segreti del mercante d’arte di Messina Denaro Becchina (con la replica). A Messina Gianluca Rossellini ha curato “gli Affari di Famiglia” con infiltrazioni di mafia e politica nell’Alcantara. Trovato svela i particolari di un delitto a Enna. Rosario Sardella invece, a 26 anni dal suo omicidio, racconta i misteri legati all’infiltrato Luigi Ilardo. E Giuseppe Spallino ha intervistato il magistrato Caselli che incontrò Ilardo pochi giorni prima che fosse ammazzato a Catania. Sempre Spallino firma due interviste, Francesco Lena racconta le ferite subite come vittime del sistema Saguto, per la rubrica Uomini di Legge si confessa il giudice Costantino De Robbio. Chiude questo numero la recensione di Francesco Massimo Adonia del reality book"Quando prevenire è peggio che punire - Torti e tormenti dell’Inquisizione Antimafia”

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