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  • Cinquanta ricette per raccontare profumi, colori e sapori della Sicilia. Altrettanti cuochi, alcuni anche stellati, che regalano assaggi e combinazioni nati dalla saggezza antica, dall'assidua ricerca e dal desiderio di rivalutare il territorio e i suoi migliori prodotti. I primi, i secondi di carne o di pesce, i dolci della tradizione, ma anche gli sfizi, ovvero i piatti unici per un pranzo più fresco e veloce, e infine le ricette light, per mangiare bene e non rinunciare alla linea. È questa la racconta di ricette semplici ma di sicuro effetto che, dalle pagine di I love Sicilia arriva sulle vostre tavole per accompagnarvi con gusto in occasione. Autore: a cura di Nino Aiello Collana: I libri di I love Sicilia Formato: mm. 120x165 Pagine: 228, a colori ISBN: 978-88-96499-35-1   “Una raccolta di ricette, di più cuochi, è una sorta di invito a fare un viaggio, un itinerario goloso fra i territori di Sicilia, carni, verdure, pesci, oli e altri ingredienti di qualità. Quegli stessi che, unitamente agli straordinari vini dell’Isola, rendono la nostra terra meta appetibile e appetita di viaggiatori golosi, i quali, alle bellezze architettoniche e paesaggistiche, ai mille spunti culturali che una realtà eminentemente “meticcia” offre ad ogni angolo, uniscono il richiamo del cibo e del vino. È per questo che abbiamo deciso di dar vita a un viaggio virtuale, che ci condurrà, sull’onda del gusto e del piacere, a girovagare fra antipasti, primi piatti, succulenti secondi e dolci stuzzicanti. Offrendoci la possibilità di leggere le varie aree geografiche siciliane, attraverso le mille sfumature di ingredienti e piatti tipici, con una lente di ingrandimento diversa e sottile: quella della gola”. Nino Aiello   Per richiedere la copia cartacea di questo volume chiama lo 091 7308921 o scrivi a info@casaeditricenovantacento.it
  • Giancarlo Licata, giornalista professionista, lavora alla Rai. Ha ricevuto il Premio internazionale Ischia – Giornalista dell'anno per l'informazione sul Mediterraneo (2008). Ha lavorato per nove anni al Sole 24 ore e ha collaborato con numerose riviste. È stato responsabile della Redazione Siciliana della Rai (1994-2001) ed attualmente è responsabile della Redazione Rai Med – Mediterraneo. È stato anche Direttore responsabile di Dimensione Sicilia (dal 1981 al 1986). Fra gli altri riconoscimenti: il Prix Faro d'oro du meilleur magazine per “Mediterraneo del Centre Méditerranéen de la Communication Audiovisuelle di Marsiglia (2008), il Premio internazionale Euromediterraneo “Vignola” dei Rotary Sicilia-Malta (2008), l'Alfredo Cattabiani (2004), il Premio internazionale Best Practice pubblico-privato (2004), il premio internazionale “Mondello” (2004), il Premio dell'Accademia del Mediterraneo per l'informazione (2003). Finalista alla 50a edizione del Premio Riccione per il Teatro, il più autorevole riconoscimento per la scrittura teatrale, con l'opera prima Il bambino del sentiero (2009). Per richiedere la copia cartacea di questo volume chiama lo 091 7308921 o scrivi a info@casaeditricenovantacento.it
  • Autore: Vincenzo Lo Re -  Avvocato penalista classe 1960, esercita a Palermo. Questo romanzo è il secondo che dedica a Giorgio Nicosia, avvocato ironico e single suo malgrado, già protagonista di Come un castello di sabbia, pubblicato nel 2009 con la stessa casa editrice.

    Giorgio Nicosia è un avvocato penalista quarantenne, single per necessità: dai tempi del liceo, viene sistematicamente abbandonato dalle sue fidanzatine con la classica formula “prendiamoci una pausa di riflessione”. Innamorato della sua professione, si imbatte ogni settimana in processi assai diversi, molti dei quali finiscono per presentare aspetti grotteschi e ai limiti del comico. La telefonata di una vecchia collega di università impegnata nel volontariato lo proietta in una lotta ad armi impari contro criminali che sfruttano i minori dei quartieri a rischio di Palermo. Le indagini di Giorgio si intrecceranno in maniera inaspettata con l’arresto della primula rossa di Cosa Nostra, dopo una latitanza durata trent’anni, e con l’omicidio di un illustre politico siciliano. Il finale del racconto si sposta nei dintorni di una villa storica sui Nebrodi, proprietà di una affascinante nobildonna siciliana, di cui Giorgio, inevitabilmente, si innamora: riuscirà questa volta a scongiurare il consueto abbandono?

    La spedizione del libro cartaceo e la possibilità del ritiro in sede sarà riattivata  dal 6 settembre 2021

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  • Mimì

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    Autore: Giovanni Chiappisi - Quando nacque a Palermo, era il 1954, non sapeva ancora cosa fare (dubbio, questo, che l'accompagna ancora adesso). All'anagrafe fa Giovanni, Salvatore, Maurizio, Maria, perché i genitori capirono subito che al piccolo – già predisposto alle minchiate – serviva una protezione autorevole. Ha esplorato la strada delle radio libere, quella dell'automobilismo sportivo senza una lira in tasca e infine quella della vita in barca dove ha soggiornato comodamente per anni. Poi, come tutti quelli che non sanno fare nulla, è diventato giornalista, al Giornale di Sicilia. E la sua vita è cambiata: adesso, per le minchiate, lo pagano pure. PS. In tarda età si è nascosto per tre anni in Brasile dove, per campare, si è inventato proprietario di una regia taverna sul mare. E oggi ha scoperto che, oltre al mal d'Africa, esiste anche il mal del Brasile. PPS. Questo è il suo primo romanzo.
  • Angelo Vecchio, con il piglio secco di chi cronista lo è stato per tutta la vita, attraverso gli occhi e la penna del suo protagonista, Michele Caruana, ci fa rivivere storie d’amore, di morte, di sangue, ma anche episodi divertenti, astuzie e simpatici incidenti “del mestiere”, in un susseguirsi di vicende, nelle quali la cronaca si intreccia talvolta al giallo, al mistero e al thriller.
  • Una trasferta iniziata come una rilassante vacanza, ad assaggiare buon cibo e sorseggiare whisky ad un piano bar in un lussuoso hotel. Ma Giorgio Nicosia, avvocato di Palermo, ancora non sa che il suo cliente, eccentrico e spregiudicato, lo coinvolgerà in un'intricata rete di casi dal sapore losco che unisce la Sicilia a Beirut, a Lampedusa, a Milano passando per la Svizzera e gli Stati Uniti. Districandosi tra cadaveri, donne fatali e intrighi internazionali, l'avvocato tornerà finalmente nell'Isola in cui, come ama ripetere Nicosia, si trova tutto e il contrario di tutto. Come un castello di sabbia è un insolito giallo che miscela insieme gli scenari internazionali tipici della spy story, il meccanismo del mistery e le atmosfere del legal thriller. Con una narrazione che sceglie sempre il registro dell'ironia, Vincenzo Lo Re avvocato penalista, difensore di parte civile di Davide Grassi nel processo per l'omicidio del padre, Libero, racconta una storia che ricorda tante pagine oscure della cronaca recente, intrecciando affari loschi, luoghi della memoria e caratteri che rispecchiano tic e debolezze del nostro tempo. La spedizione del libro cartaceo e la possibilità del ritiro in sede sarà riattivata  dal 6 settembre 2021  
  • Fabio Casano è nato nel 1965 a Palermo, dove vive e lavora come impiegato. Scrive da alcuni anni. Suoi racconti sono stati pubblicati in antologie edite dalla casa editrice Perrone.

    Per richiedere la copia cartacea di questo volume chiama lo 091 7308921 o scrivi una mail a info@casaeditricenovantacento.it

  • Scritti in un lungo arco temporale, figli di diverse occasioni e ispirazioni, i racconti de La città incredibile hanno uno scenario comune: Palermo. Una città che incredibile non sa di esserlo, che sbuca dagli angoli delle strade nelle intense descrizioni di Ballarò e della Vucciria, mai folkloristiche, ma piuttosto moderne ed inaspettate. Una città che emerge nelle ossessioni dei suoi abitanti, piccoli uomini e donne, vividi ritratti poetici o satirici, grotteschi o toccanti. Attraverso storie dal finale spesso a sorpresa, Giacomo Cacciatore disegna un microcosmo che rimane unico nel suo genere, pur essendo specchio di tanti altri. Un mondo che siamo invitati ad indagare e riscoprire con meraviglia.
  • La memoteca di Marco Pomar, con la prefazione di Giacomo Cacciatore, è una variegata raccolta di racconti che mescola la fantasia alla vita reale, il sorriso alla riflessione amara, il ricordo agrodolce del passato con la verosimiglianza di accadimenti paradossali ma possibili. Piccola collezione di memorie, stralci di vita vissuta, eventi raccontati in prima persona ma anche riferiti da fittizi giornali, lettere o addirittura dai pettegolezzi di piazza e dalle chiacchierate da caffè, mescola diversi registri narrativi.
    La morte misteriosa di uno stimato compaesano che solleva le chiacchiere di un piccolo paesino, la fine di un amore analizzata da punti di vista differenti, una gara di nuoto in cui si intrecciano i pensieri dei protagonisti, le riflessioni di un uomo senza cuore, e ancora sorprendenti sedute psicanalitiche che diventano occasione di indagine sulla felicità e sui bizzarri comportamenti umani. Questi sono solo alcuni spunti di questa raccolta ricca di humour e sagacia, ma anche di profonde riflessioni sulle controversie dell'anima.
      Marco Pomar è nato a Palermo una quarantina d’anni fa, mal contati. Amante della scrittura, non sempre ricambiato, gestisce un blog di racconti, una squadra di nuoto, una di pallanuoto, non sempre in quest’ordine. Teorico della superiorità del racconto sul romanzo, almeno fino a quando non ne scriverà uno, ha pubblicato, insieme ad altri sette scriventi, il libro corale Un’estate a Palermo, edito da Ernesto Di Lorenzo. Ha vinto anche qualche concorso letterario, ma è troppo riservato per ammetterlo. Dopo avere sperimentato quasi tutti i lavori, escluso il posteggiatore abusivo e il comandante di navi, adesso collabora con la cooperativa antiracket Solidaria e con la sua polisportiva, la Waterpolo Palermo. Ma cosa faccia davvero di lavoro non si è mai capito. Questo è il suo primo libro, e l’autore minaccia che non sia l’ultimo. Per richiedere la copia cartacea di questo volume chiama lo 091 7308921 o scrivi a info@casaeditricenovantacento.it
  • Dall’invettiva al mascheramento, dall’attacco alla fiaba, cambia il linguaggio della politica ma non cambiano i politici: è raro come quindici interviste possano restituire l’istantanea di una Sicilia immobile nelle parole di chi dovrebbe governarla. Da 25 anni cronista attenta agli equilibri della politica siciliana, ed ai suoi rapporti con l’imprenditoria spesso occulti e inconfessabili, Elena Giordano ha acceso il suo registratore davanti a quindici leader isolani, da Faraone a D’Alia, da Musumeci a Cancelleri, da Cuffaro a Schifani, passando per Claudio Fava e Beppe Lumia e da tutti ha raccolto il medesimo refrain: ‘’amo la Sicilia e farò di tutto per riscattarla’’. A leggere le risposte si resta investiti da una folata di scirocco che copre di sabbia il vuoto progettuale e segna il passaggio, atteso dal dopoguerra e mai realizzato, dall’etica dell’intenzione a quella della responsabilità: un immobilismo che a distanza di 25 anni, con Dell’Utri in carcere e Berlusconi (che alla Sicilia peggiore deve buona parte della sua tranquillità), di nuovo protagonista della scena politica, riporta le lancette dell’orologio della storia al dopo stragi, in una società, non solo siciliana, inceppata nei meccanismi della democrazia e conseguentemente nella sua crescita civile ed economica. Buttanissima per scelta, o stuprata da oltre lo Stretto, la Sicilia che viene fuori dalle quindici interviste è una zattera galleggiante in un Truman Show: non affonda perché non esiste. E quando allora viene da chiedersi che cosa la tiene a galla, le parole dei quindici escono di scena per lasciare il posto all’eterno duello tra l’antimafia dei pupari e le maschere di massoni e mafiosi che dietro le quinte continuano a decidere, in memoria di Tomasi di Lampedusa, i destini di 5 milioni di siciliani. Oggi, per descriverla, bisogna disseppellire Pirandello, Sciascia, che la considerava irredimibile, ci aveva azzeccato a metà: nell’aula bunker di Palermo i giudici di Palermo, smentendo l’altra sua profezia, hanno dimostrato che lo Stato è in grado di processare se stesso.
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